
La linea di galleggiamento del Contest 60 CS.

La prua e la coperta "flush deck".

Il 60 è dotato di un alloggiamento per il tender (in questo caso un 2.75m) e ovviamente passerella idraulica a scomparsa.

Un primo piano del tender garage: resta spazio a sufficienza per stivare altri oggetti.

Benvenuti a bordo!

Il trasto della randa è centrale a scomparsa, a poppavia del pozzetto.

Il pozzetto può comodamente ospitare 8 persone.

Ancora il pozzetto, ritratto verso poppa.

Le due ruote del timone con i rispettivi schermi plotter/radar.

I passavanti sono ampi e liberi da ingombri.

Le due strisce bianche della finestratura possono essere montate o rimosse, a scelta dell'armatore.

Ancora la deck-house: la vetratura, scura all'esterno per donare un look più aggressivo alla barca, non sacrifica la quantità di luce all'interno della barca.

Un particolare della prua.

Il teck massello di 14mm è montato secondo il sistema a infusione sottovuoto, che il cantiere utilizza anche per la realizzazione dello scafo: l'assenza di viti, una potenziale via d'acqua, è un'addizionale garanzia di qualità.

Il ponte di prua è davvero "flush deck".

Verricello, ancora e relativo gavone.

L'albero di alluminio.

Il Contest 50 colore "Silver", ormeggiato accanto al 60.

La prua del 50.

Lo stand "Contest" era posizionato a poppavia delle imbarcazioni.

Il pozzetto del 50 visto guardando verso poppa.

Un particolare del passavanti di sinistra del 50.

La randa del 60, rollabile nell'albero grazie a un sistema idraulico di servoassistenza.

Arjen Conijn (a destra) e Marcel Borgmann (al centro), i titolari del cantiere.

Un primo piano di Arjen Conijn.

Birra e divertimento: se siete agenti di un cantiere olandese, sapete che non mancano mai.
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